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Le insegne d’esercizio e la pubblicità

Le insegne d’esercizio e la pubblicità (vetrofanie, pannelli…) sono regolamentate da norme comunali ed è a queste norme che bisogna fare riferimento per non andare incontro a spiacevoli sorprese. Essendo norme comunali, variano da comune a comune, quindi è buona cosa prenderne visione e nel caso fare presente al cliente cosa si lecito e cosa no, e poter così richiedere le autorizzazioni necessarie e i costi, solitamente presso l’ufficio tecnico o presso l’ufficio pubblicità, ma anche questo è decisamente a discrezione del comune. Non dimentichiamo poi che tutto si complica se l’insegna è in una zona paesaggistica e/o di rilievo storico, se è visibile da strade provinciali e/o autostrade… insomma non è così semplice come molte aziende che si dedicano a questa attività vogliono farti credere, perché un conto è prospettarti un preventivo x (senza costi sia per la realizzazione della documentazione da presentare all’ufficio competente, sia senza i costi di bolli e altro), un’altra cosa è presentarvi un preventivo di 3x, ma a norma.

Prendiamo come esempio il comune di Milano:

Insegne di esercizio

Per “insegne di esercizio” si intendono i manufatti di qualunque natura, dimensioni e tipologia installati nella sede dell’attività a cui si riferiscono o nelle pertinenze accessorie, recanti simboli, marchi e denominazione delle ditte e delle aziende rappresentate, comunque volti a pubblicizzare esclusivamente attività beni prodotti e servizi riconducibili all’esercizio di riferimento.

Questo cosa significa? Semplice e chiaro, qualsiasi riferimento all’attività rientra nella tipologia di esercizio, quindi se sei un panettiere e fai realizzare una vetrofania per la tua vetrina con panini, pizze ecc. questa vetrofania sarà considerata pubblicità alla tua attività quindi sarà soggetta ai costi di presentazione della richiesta comunale e ai costi di bollo in quanto pubblicità; se invece fai realizzare una vetrofania per la tua vetrina per esempio con disegni geometrici astratti, che nulla hanno a che fare con la tua pubblicità, sarà soggetta ai soli costi di presentazione della richiesta comunali senza i costi di bollo per la pubblicità.

Tipologia di insegne

Sempre a titolo esemplificativo con elenco preso dal sito del comune di Milano sono considerate “insegne”:

  • cassonetti su fascia porta insegna
  • messaggi su cassonetti bifacciali o bandiere
  • diciture su tenda solare
  • insegne su finestra
  • insegne su tetto
  • mezzi pubblicitari su facciata
  • targhe professionali su facciata
  • monitors, schermi digitali

Informazioni di carattere generale

L’installazione di insegne/targhe professionali non è soggetta ad autorizzazione espressa bensì a Segnalazione Certificata di Inzio Attività (SCIA). La SCIA, completa di tutta la documentazione indicata nella relativa modulistica, presente in questa pagina, deve essere presentata presso la sede dell’Area Pubblicità e Occupazione Suolo.

È possibile richiedere il subentro nella disponibilità di un mezzo pubblicitario già autorizzato, mantenendo invariate la posizione, la tipologia, le dimensioni e il messaggio pubblicitario, o variare solo il messaggio compilando la comunicazione di subentro o variazione messaggio scaricabile da questa pagina e presentandola all’Area Finanze e Oneri Tributari, Servizio Imposta di Pubblicità, Imposta di soggiorno e Addizionali…

Vediamo insieme la documentazione richiesta, sempre per il comune di Milano

CHECK LIST – INSEGNE E TARGHE PROFESSIONALI

  • SCIA per l’installazione (ovvero il subentro) di mezzi pubblicitari su modello fornito dal Comune di Milano debitamente compilato e sottoscritto in triplice copia;
  • otocopia documento d’identità del sottoscrittore;
  • eventuale delega, come da fac-simile allegato, alla presentazione della SCIA, accompagnata da copia documento d’identità del soggetto delegato;
  • eventuale fotocopia dell’atto costitutivo o dello Statuto in caso di associazione/ fondazione/ONLUS;
  • ricevuta bonifico bancario intestato al Comune di Milano – ICP Pubblicità Permanente attestante l’avvenuto versamento dell’Imposta inerente i mezzi in parola, se di superficie espositiva superiore a 5 mq.;
  • ricevuta bollettino c.c.p. 52911203 intestato al Comune di Milano-Imposta Pubblicità, con riportato nella causale “spese istruttorie Pubblicità”, pari a €25,00 fino a 25 mezzi ovvero a €50,00 oltre 25 mezzi;
  • planimetria (es.:estratto da Google Maps) che riproduca l’area toponomastica (strade numeri civici) di collocazione dei mezzi pubblicitari, con indicata l’esatta ubicazione dell’immobile oggetto di intervento;
  • progetto che riporti adeguata rappresentazione grafica dei manufatti da installare, con illustrazione tecnica da cui si evincano in modo chiaro dimensioni, forma, colori, materiali e diciture del mezzo pubblicitario e/o della tenda e le particolarità costruttive e i materiali utilizzati;
  • riproduzioni fotografiche inerenti lo stato di fatto e quello di progetto relative alla facciata dell’edificio e/o area circostante interessata dall’installazione;
  • eventuale copia di pareri/nulla osta già richiesti ed ottenuti (es.: nulla osta proprietario edificio/suolo, nulla osta viabilistico, benestare monumentale/ archeologico/paesaggistico);
  • eventuale attestazione/asseverazione/relazione di tecnici abilitati/ditte specializzate con relativi elaborati tecnici a corredo delle stesse;
  • eventuale copia atto di cessione/affitto ramo d’azienda;
  • nel caso di monitors, schermi, video-wall ed altri impianti innovativi e tecnologicamente avanzati (di superficie superiore a mq./lato 4) progetto illuminotecnico redatto da professionista iscritto in apposito Albo ed in conformità con le norme per la tutela dell’inquinamento luminoso.

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