Il mercato di oggi è molto più dinamico ed esigente rispetto a qualche anno fa. Un brand per imporsi, indipendentemente dal settore in cui opera, deve essere attraente e ispirare fiducia, e questo difficile compito spetta al logo, ed è sempre grazie al logo che un brand si rende riconoscibile agli occhi dei consumatori, differenziandosi dalla concorrenza.
Nell’ottica quindi di un rinnovamento della propria immagine per cercare di restare a passo con i tempi, talvolta può rendersi necessario effettuare un restyling logo, che può essere una revisione, una modifica o un aggiornamento della grafica, dello stile o del font del logo esistente.
Il mercato di oggi è molto più dinamico ed esigente rispetto a qualche anno fa. Un brand per imporsi, indipendentemente dal settore in cui opera, deve essere attraente e ispirare fiducia, e questo difficile compito spetta al logo, ed è sempre grazie al logo che un brand si rende riconoscibile agli occhi dei consumatori, differenziandosi dalla concorrenza.
Nell’ottica quindi di un rinnovamento della propria immagine per cercare di restare a passo con i tempi, talvolta può rendersi necessario effettuare un restyling logo, che può essere una revisione, una modifica o un aggiornamento della grafica, dello stile o del font del logo esistente.
Il restyling è una rivisitazione grafica che ha come benefico effetto quello di rinnovare l’attenzione verso il marchio. Un suo aggiornamento influenza positivamente la percezione dei servizi e dei prodotti offerti.
Che si tratti di una semplificazione del tratto o di un miglioramento in termini di stile dei caratteri distintivi, dei colori e di altri elementi grafici, il restyling logo deve rispondere ad una precisa strategia di comunicazione visiva.
Il restyling di un logo è uno degli argomenti più chiacchierati sia perché nella maggior parte dei casi gli osservatori notano poche sfumature e riassumono il lavoro del grafico con un: “Dov’è la differenza? Lo potevo fare anche io”. Il punto è che a lavoro consegnato è facile dirlo, il lavoro di restyling è delicato e complesso, mai banale.
1910: La versione originaria presente sui radiatori dei veicoli costruiti alla fabbrica del Portello dal 1910 al 1915.
1919: Nicola Romeo acquisisce il controllo dell’azienda, il logo diventò Alfa Romeo (uniti da un trattino) Milano.
1925: L’Alfa Romeo P2 vince il primo campionato del mondo e viene aggiunta una corona d’alloro a sbalzo.
1946: La vittoria della Repubblica al referendum segna l’eliminazione dei nodi sabaudi.
1950: La produzione dell’Alfa Romeo 1900, segna il ritornò all’ottone smaltato, come era prima della Seconda Guerra Mondiale.
1972: La produzione si sposta a Pomigliano spariscono: Milano, le linee e il trattino, l’omino in bocca al biscione diventa rosso.
1982: Sparisce la corona d’alloro e il logo ha uno sfondo integralmente dorato (smalto su ottone), compresa la scritta.
2015: Per il 105º anniversario e per l’uscita della nuova Giulia, viene fatto un forte svecchiamento: fondi, omino, biscione e carattere cambiano.
Il logo della casa automobilistica non è mai stato modificato radicalmente, le modifiche più rilevanti hanno riguardato il settore circolare esterno, il materiale, i colori e solo nel 2015 ha coinvolto i caratteri utilizzati.
Il mercato di oggi è molto più dinamico ed esigente rispetto a qualche anno fa. Un brand per imporsi, indipendentemente dal settore in cui opera, deve essere attraente e ispirare fiducia, e questo difficile compito spetta al logo, ed è sempre grazie al logo che un brand si rende riconoscibile agli occhi dei consumatori, differenziandosi dalla concorrenza.
Nell’ottica quindi di un rinnovamento della propria immagine per cercare di restare a passo con i tempi, talvolta può rendersi necessario effettuare un restyling logo, che può essere una revisione, una modifica o un aggiornamento della grafica, dello stile o del font del logo esistente.
Il mercato di oggi è molto più dinamico ed esigente rispetto a qualche anno fa. Un brand per imporsi, indipendentemente dal settore in cui opera, deve essere attraente e ispirare fiducia, e questo difficile compito spetta al logo, ed è sempre grazie al logo che un brand si rende riconoscibile agli occhi dei consumatori, differenziandosi dalla concorrenza.
Nell’ottica quindi di un rinnovamento della propria immagine per cercare di restare a passo con i tempi, talvolta può rendersi necessario effettuare un restyling logo, che può essere una revisione, una modifica o un aggiornamento della grafica, dello stile o del font del logo esistente.
Il restyling è una rivisitazione grafica che ha come benefico effetto quello di rinnovare l’attenzione verso il marchio. Un suo aggiornamento influenza positivamente la percezione dei servizi e dei prodotti offerti.
Che si tratti di una semplificazione del tratto o di un miglioramento in termini di stile dei caratteri distintivi, dei colori e di altri elementi grafici, il restyling logo deve rispondere ad una precisa strategia di comunicazione visiva.
Il restyling di un logo è uno degli argomenti più chiacchierati sia perché nella maggior parte dei casi gli osservatori notano poche sfumature e riassumono il lavoro del grafico con un: “Dov’è la differenza? Lo potevo fare anche io”. Il punto è che a lavoro consegnato è facile dirlo, il lavoro di restyling è delicato e complesso, mai banale.
1910: La versione originaria presente sui radiatori dei veicoli costruiti alla fabbrica del Portello dal 1910 al 1915.
1919: Nicola Romeo acquisisce il controllo dell’azienda, il logo diventò Alfa Romeo (uniti da un trattino) Milano.
1925: L’Alfa Romeo P2 vince il primo campionato del mondo e viene aggiunta una corona d’alloro a sbalzo.
1946: La vittoria della Repubblica al referendum segna l’eliminazione dei nodi sabaudi.
1950: La produzione dell’Alfa Romeo 1900, segna il ritornò all’ottone smaltato, come era prima della Seconda Guerra Mondiale.
1972: La produzione si sposta a Pomigliano spariscono: Milano, le linee e il trattino, l’omino in bocca al biscione diventa rosso.
1982: Sparisce la corona d’alloro e il logo ha uno sfondo integralmente dorato (smalto su ottone), compresa la scritta.
2015: Per il 105º anniversario e per l’uscita della nuova Giulia, viene fatto un forte svecchiamento: fondi, omino, biscione e carattere cambiano.
Il logo della casa automobilistica non è mai stato modificato radicalmente, le modifiche più rilevanti hanno riguardato il settore circolare esterno, il materiale, i colori e solo nel 2015 ha coinvolto i caratteri utilizzati.