Sito web: i primi segnali di un sito da rifare

Sito web: i primi segnali di un sito da rifare

Quali sono i primi segnali di un sito da rifare? “Ho un sito internet fatto appena cinque/sei anni fa e non serve a niente, nessun contatto, nessun cliente nuovo… ormai i siti sono superati, servono le apps…”

OPS!

Ben vengano le app, ma un sito web è fondamentale, è la vetrina, la porta di ingresso del mondo alla tua attività. Il fatto che il tuo sito non funzioni può essere sintomo di diverse magagne…

Un sito internet non è e non sarà mai il tuo commerciale, ma se fatto bene, può essere uno strumento sia per il tuo commerciale sia per dare maggiore visibilità alla tua attività; un sito internet non ti porta il cliente, è la visibilità del sito internet a portarti il cliente.

Un sito web è la tua vetrina da visionare comodamente sul divano di casa, o sulla poltrona in ufficio, e deve essere in grado di raccontare / presentare al mondo cosa è e cosa fa la tua azienda, attraendo e incuriosendo i visitatori fino al punto di far contattare l’azienda.

Un sito internet riesce a fare tutto ciò con specifiche tecniche, grafica accattivante, testi corti ed esaustivi SEO e call-to-action”, informazioni utili, velocità e semplicità di navigazione, con professionalità e trasparenza.

Ricordati che quando la tua attività è rappresentata da un sito web, da immagine coordinata aziendale… che non trasmettono qualità e chiarezza sui tuoi prodotti o i tuoi servizi, stai facendo una pubblicità negativa della tua immagine.

Prova a capire da solo se hai un sito controproducente per la tua immagine aziendale funzionano, se la tua risposta è “ho un sito che mi danneggia” allora contattaci, troveremo la soluzione più adatta alle tue esigenze.

  1. NON è un sito web responsive
  2. NON si trova facilmente nei motori di ricerca tipo Google
  3. NON si vede correttamente sulle versioni recenti dei browser
  4. NON ci sono Call-to-Action
  5. NON ha una progettazione grafica veloce e facile da utilizzare
  6. NON hai un’ottimizzazione delle pagine per la ricerca di base
  7. NON hai ricevuto nemmeno un contatto nell’ultimo mese
  8. NON lo aggiorni da almeno un’anno
  9. NON sei a norma GDPR
  10. NON utilizzi il protocollo https

PROVA A RISPONDERE A QUESTE DOMANDE

1. HAI UN SITO WEB RESPONSIVE?

Cosa significa? Apri l’applicazione del tuo cellulare o del tuo tablet che utilizzi per andare online, vai sul tuo sito cosa vedi?

  1. UNA VERSIONE RIDOTTA DEL TUO SITO?
  2. UNA VERSIONE NAVIGABILE E ADATTATA AL TUO DISPOSITIVO?

La tua risposta è la prima? Allora senza alcun dubbio è giunto il momento di rifare il tuo vecchio sito web.

2. CERCA ONLINE UN TUO PRODOTTO, UN TUO SERVIZIO?

Verifica il posizionamento del tuo sito web su Google, in modo corretto con un browser pulito della tua precedente cronologia, e senza essere loggiato a google… SEI NELLE PRIME 5/6 PAGINE?

  1. NO
  2. SI

Hai risposto ancora alla prima? Un posizionamento pessimo su Google ti porterà poca visibilità e poca visibilità vuol dire poche visite… poche visite significa che la tua vetrina sul mondo non è ben visibile… Il tuo sito è decisamente da rifare!

3. VEDI CORRETTAMENTE IL TUO SITO

Hai la possibilità di visionare il tuo sito su un computer di ultima generazione? Riesci a visionare correttamente il tuo sito?

  1. NO
  2. SI

Se la tua risposta è la prima vuol dire che il tuo sito è più vecchio di 4 o 5 anni e alcuni browser non lo visualizzino più correttamente, questo rende la tua immagine aziendale trascurata e non al passo con i tempi… Devi assolutamente correre ai ripari!

4. SONO PRESENTI DEI CALL-TO-ACTION

Nelle pagine del tuo sito non ci sono Call-to-Action? Cosa sono? In poche parole stimoli per il visitatore, interazioni tra la tua vetrina, i tuoi prodotti, il tuo visitatore… il tuo possibile cliente.

Come nella realtà anche online non si può più aspettare che siano i tuoi clienti/visitatori a prendere l’iniziativa devi essere tu a condurli dove vuoi, al tuo obiettivo a questo servono i Call-to-Action.

5. IL TUO SITO SI NAVIGA CON SEMPLICITÀ?

Un sito deve essere piacevole da vedere ma soprattutto deve essere semplice e chiaro nella fruibilità.

Il tuo sito ha entrambe queste due caratteristiche?

Un sito web graficamente e strutturalmente ottimo è in grado di valorizzare l’azienda e trasmettere affidabilità e sicurezza ai visitatori interessati rendendo le call-to-action molto più efficaci. Sia la parte estetica (grafica) sia quella funzionale (navigazione) di un sito è soggetta a molte variabili: il settore di appartenenza, i prodotti o i servizi offerti, i click necessari, i font e i colori rispecchiano l’immagine aziendale.

6. LE TUE PAGINE HANNO UN’OTTIMIZZAZIONE DEI CONTENUTI?

Google premia nell’indicizzazione i siti web che pubblicano contenuti di qualità. Per questo, puoi anche scrivere una pagina in cui ripeti per 10 volte la tua parola chiave di punta: finirai, presto o tardi, con l’essere penalizzato. Oggi solo un sito strutturato ha speranza di essere visto e di guadagnare traffico e contatti di potenziali clienti interessati al business.

Se il tuo sito non è strutturato in questo modo, è il caso di rifarlo.

7. QUANTI CONTATTI RICEVI DAL SITO?

Ormai hai il sito attivo da almeno un anno e non hai ricevuto nemmeno un contatto… ricevi dati di statici negativi o non ci capisci nulla? Fai un ragionamento allora molto più semplice: nell’ultimo mese quante persone hanno chiamato o inviato una mail alla tua azienda perché hanno trovato il tuo contatto sul sito?

Se la risposta è nessuna allora il tuo sito web, così com’è oggi, è del tutto inutile.

8. DA QUANTO TEMPO NON AGGIORNI IL SITO?

Uno dei fattori di ranking che fanno salire o scendere il tuo posizionamento su Google è l’aggiornamento dei contenuti. Se un sito è statico, immobile, identico a se stesso per troppo tempo, Google tenderà a penalizzarlo.

Se il tuo sito non è aggiornato da più di un anno, è davvero tempo di metterci mano.

9. GDPR: HAI UNA COOKIE E PRIVACY POLICY AGGIORNATA?

A partire dal 25 maggio 2018 è direttamente applicabile in tutti gli Stati membri il Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation) – relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento e alla libera circolazione dei dati personali.

Ogni sito deve rispettare tali norme sia lato privacy sia lato cookies, dove con trasparenza e responsabilità si delineano le proprie norme di raccolta e conservazione dei dati personali…

Ti sei messo a norma?

10. HTTPS o HTTP?

Andando sul tuo sito ricevi il messaggio sito non sicuro. Un sito non sicuro spaventa il visitatore che scappa immediatamente dalle tue pagine e soprattutto ti porta una forte penalizzazione dai motori di ricerca… Questo marchio rosso appare perché utilizzi ancora il protocollo HTTP e non HTTPS, con dotazione di certificato di sicurezza all’interno di una connessione criptata, come il Secure Sockets Layer (SSL). Questo assicura l’autenticazione del sito e l’integrità dei dati trasmessi, proteggendo le informazioni scambiate da eventuali intercettazioni e compromissioni…

Niente di sconvolgente, ma è meglio non fare scappare i tuoi visitatori.

Valuta le tue risposte con 3 punti per ogni risposta che corrisponde alla positività dello standard, e 0 nel caso di negatività…

risposte punteggio complessivo

30 punti: non devi fare nulla più di quello che fai, continua così e presto i risultati arriveranno
21 → 27 punti: sei sulla buona strada, hai qualcosa da rivedere, ma niente da stravolgere
12 → 18 punti: c’è molto da fare, bisogna valutare le poche cose positive presenti e migliorare le negative, sicuramente un sito così non ti serve a nulla
0 → 9 punti: sganciare una bomba H è l’unica soluzione, non solo non ti serve a nulla ma è anche controproducente, spegnilo immediatamente e contatta dei professionisti per rimettere mano seriamente alla tua strategia sul web. La tua azienda ne potrà solo beneficiare.

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